Sanremo Vecchia – La Pigna

Sanremo Vecchia, la Pigna

Il suggestivo centro storico di Sanremo costruito oltre 1000 anni fa, un borgo medievale da visitare dall’atmosfera antica e segreta.

La Pigna, come da sempre viene chiamata la Sanremo Vecchia grazie alla conformazione delle sue vie che, viste dall’alto, ricordano la forma di una pigna, il frutto delle conifere.

Venne costruita come “soluzione” alle incursioni dei Saraceni intorno all’anno 1000, un borgo con ingressi controllati e forticazioni posto in posizione elevata rispetto alle coste.

Secondo borgo medievale per estensione della Liguria, preceduto solo da Genova, è un intreccio di mura, carrugi, archi, piazze, colori ideale per essere visitato rigorosamente a piedi e con tutta la calma del mondo.

L’itinerario consigliato per visitare Sanremo Vecchia (La Pigna):

Partenza

Da piazza Colombo o da via Matteotti si arriva al centro storico di Sanremo dirigendosi verso via Palazzo e successivamente verso le Porte di Santo Stefano, una delle iniziali 15 porte che costituivano il sistema di accesso.

Varcata questa “soglia” si potrà percepire il passaggio dalla zona moderna e turistica al cuore medioevale di Sanremo, si inizierà un percorso che porterà, passando sotto le rivolte di San Sebastiano, fino ad una delle piazze più caratteristiche del centro storico sanremese.

Piazzetta dei Dolori

Piazza dei Doliri Sanremo, cartolina storica

Oltre alla fontana dove in passato le donne andavano a prendere l’acqua e si fermavano a chiaccherare (a fare i ciapeti), in questa caratteristica piazza si trova un portico ad archi dell’antico Palazzo Pretorio con l’oratorio San Sebastiano, costruito nel 1508 per esaudire il voto fatto dalla comunità sanremese nel 1502 a San Sebastiano, il protettore contro la peste, che preservò la città dalla peste che aveva flagellato l’intero ponente ligure.

Di fronte si trova il Palazzo Gentile Spinola, una residenza signorile costruita in periodo tardo medievale, al suo interno presenta dipinti murali rinascimentali e settecenteschi.

Via Palma

Si prosegue in quella che era (ed è ancora) la via principale del centro storico, qui in passato si trovavano le case delle famiglie più importanti come la casa dei Manara che ospitò Papa Palo 3° durante il suo viaggio verso Nizza nel 1538 o anche il palazzo dei Conti Sapia Rossi, dove soggiornò Napoleone Bonaparte nel 1794.

Chiesa di San Giuseppe

Di origine seicentesca, i lavori di costruzione iniziarono nel 1684, luogo di culto dove un tempo si riunivano le confraternite dei Muratori e degli Agricoltori, considerata la più sfarzosa del centro storico.

La struttura interna è formata da una sola aula molto ampia con 2 cappelle laterali collegate al plesbitero, la volta ha una forma somigliante ad una cupola a croce latina ed è decorata con affreschi.

Al centro si trova un altare dalla forma particolare, che ricorda una sorta di sarcofago medioevale, in realtà si tratta un abbeveratoio, gemello a quello collocato davanti all’Oratotorio della Concezione in via Nino Bixio.

Su pressione di Don Cortona, parroco di San Giuseppe gli amministratori comunali del tempo glielo affidarono e lui lo fece restaurare sotto la guida della Sovrintendenza e lo riutilizzò come altare.

Porta di San Giuseppe

Anche questa “porta” faceva parte del sistema di accessi controllati della Sanremo Vecchia, è una delle porte più antiche della cinta muraria della Pigna, conserva ancora la caditoia a tre bocche da cui nel periodo medioevale si colava olio bollente per respingere gli assalitori.

Giardini Regina Elena

Proseguendo su Via dei Mille si può arrivare (continuando a salire) fino ai giardini costruiti in onore della consorte di Re Vittorio Emanuele 3°, la Regina Elena di Montassegro.

Questa zona ha la particolarità di occupare una posizione estremamente panoramica, dalle balaustre si può godere della vista di tutto il golfo ammirando gran parte della città vecchia, Portosole sulle sfondo ed in mezzo la città nuova.

La storia di questo luogo è abbastanza travagliata, in origine era luogo delle costruzioni antistanti al castello medievale abbattuto nel 1754 da parte dei genovesi dopo la rivolta del 1753 (leggi la storia di Sanremo). Il terremoto del 1887, che costringe la Municipalità ad ordinare la demolizione di ampi settori urbanistici della Pigna, in parte pericolanti diede il via ad una profonda ristrutturazione che culminò nella costruzione dei giardini in ottica di rendere più salubre e vivibile il centro storico.

Venne costruito il parco pubblico nella parte più elevata della città vecchia, al di sopra del ricostruito oratorio di San Costanzo, vengono realizzati una serie di alti terrapieni in seguito ad un progetto attuato dopo il 1890. Ogni zona si interseca con le altre grazie a delle scalinate, ospita una varietà di piante d’alto fusto: palme ornamentali delle Canarie (Phoenix canariensis), cedri ed a una pineta.

Santuario Madonna della Costa

Santuario Madonna della Costa Sanremo

Venne costruito nella posizione più elevata al tempo, ai circa 100 metri sul livello del mare, la data di “nascita” del Santuario è ipotizzata intorno al 1361, anno in cui il castello passo di proprietà dai Doria alla Repubblica di Genova, fu in quel periodo che nacque la festività delle catene, dove i sanremesi si recavano al satuario trascinando delle catene per festeggiare la liberazione dai Doria.

La sua “veste” in stile barocco è databile intorno al 1630, periodo in cui il santuario cominciò a simboleggiare la devozione dei sanremesi verso la Madonna della Costa, la storia popolare narra che la costruzione sarebbe avvenuta grazie al ritrovamento di uno scrigno che permise di reperire i fondi necessari per completare la sottoscrizione da parte di un marinaio scampato, miracolosamente, ai pirati.

La richiesta di auto alla Madonna della Costa da parte dei sanremesi fu invocata dai sanremesi negli anni a seguire, ad esempio per la siccità o per la liberazione della peste. Le tradizioni le attribuiscono anche la protezione dal colera scoppiato nel 1835, proprio in ricordo di questo atto ogni quindici anni, il 15 agosto, si compie la processione votiva lungo le strade della città.

Oratorio San Costanzo

Tornando verso il centro cittadino passando per Strada San Romolo, Via Romolo Moreno, Via Tapolletti, si arriva fino all’Oratorio San Costanzo, uno dei più antichi edifici di culto di Sanremo, costruito nel 1897 secolo sulle rovine della Chiesa di San Pietro e Paolo distrutta nel terremoto del 1887.

Anfiteatro di San Costanzo

Anfiteatro San Costanzo Sanremo

Un luogo storico e magico, testimonia i bombardamenti avvenuti durante la seconda guerra mondiale, ristrutturato in parte ed utilizzato negli anni per tantissime manifestazioni grazia all’ottima acustica e al fascino della zona. (leggi il post dedicato)

Altre tappe

Dall’ anfiteatro puoi scegliere di tornando direttamente verso il centro cittadino utilizzando il percorso Via Riccobono, Via del Pretorio, Piazza San Sebastiano, Via Rivolte San Sebastiano (se aperte visti i lavori di restauro) arrivando di nuovo sino alla Porta Santo Stefano.

Alternativamente puoi usare una strada con altri punti di interesse, passando da Via Umana troverai l’Oratorio di Santa Brigida con la relativa piazza spesso sede di mercatini, puoi proseguire su Via Capitolo e ritrovarti da Via Palma, da qui potesti risalire verso Piazza Cisterna o decide di scendere da via Montà o da Vicolo Pescio arrivando in Piazza Eroi Sanremesi dove si trova la Torre Saracena, oggi un monumento ma in passato avente la funzione originaria di difendere la città dagli attacchi dei corsari nord africani.

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